lunedì 9 luglio 2012

Frasi Tratte dal libro...#8


"La solitudine dei numeri primi"
di Paolo Giordano


Vicini ma non abbastanza per sfiorarsi davvero.





Ecco. Ci pensava spesso. Di nuovo. Era come un altra delle sue malattie, dalla quale non voleva veramente guarire. Ci si può ammalare anche solo di un ricordo e lei era ammalata.


Sentiva il bisogno di abbandonare il proprio peso sul corpo di qualcun altro, come sei il contenuto della testa fosse improvvisamente diventato insostenibile per le sue gambe da sole.

2760889966649. Lo lesse ad alta voce, poi lo rilesse. Decise che quel numero sarebbe stato il suo. Era sicuro che nessun altro al mondo si fosse mai fermato a considerare quel numero. Probabilmente fino ad allora nessuno l'aveva neppure scritto su un foglio e men che meno pronunciato ad alta voce.


Aveva imparato a rispettare il baratro che lui aveva scavato tutto intorno a se... anni prima aveva provato a saltarlo quel baratro e ci era cascato dentro... ora si accontentava di sedersi sul ciglio con le gambe a penzoloni nel vuoto!

Nessun commento:

Posta un commento